
La salute è il bene più prezioso per l’uomo. Per questo l’EURAC investe sulla
ricerca
medica già dal
2001, in stretta collaborazione con la sanità locale.
Neuromedicina, malattie cardiocircolatorie, medicina d’emergenza in montagna e paleopatologia sono i suoi settori di specializzazione. Nei progetti di ricerca confluiscono metodologie provenienti da diversi campi, come la biostatistica, l’epidemiologia, la bioinformatica e le nanotecnologie. A collegare queste discipline sono i metodi della ricerca molecolare: è così che i ricercatori uniscono medicina, biologia e tecnologia in un’unica realtà.
Tutti i progetti nascono dai bisogni e dalle realtà locali. È il caso degli studi sull’ipotermia che puntano ad aumentare le probabilità di sopravvivenza delle vittime di incidenti in montagna o del ritrovamento dell’Iceman - Ötzi - che ha aperto le porte alla ricerca paleopatologica in Alto Adige.